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Commento molto personale alla decisione della Corte Suprema americana sul matrimonio ugualitario

di Giuseppina La Delfa 28 Giugno 2013 in Huffington post

Oggi è una bella giornata. Sarà che sono in vacanza davvero da ieri, o forse perché abbiamo finalmente sconfitto il raffreddore di Andrea che perdurava da 1 mese, sarà che Lisa ha avuto la sua pagella con ben 6 nove e 7 dieci, sarà che l’America ha preso una bella e grande decisione contro le discriminazioni verso le coppie omosessuali …

Ma forse è perché mia madre mi ha detto al telefono che andava con mia cognata a comprarsi un vestito nuovo per il mio matrimonio o sarà perché mio padre di 86 anni ci ha detto che voleva partecipare alle spese del ricevimento per il nostro matrimonio, sarà perché sono arrivati i vestiti di cerimonia dei miei due figli e vederli mi ha commossa, sarà perché Lisa Marie sta studiando la marcia nuziale da ieri sera…

I miei genitori.

Quanta strada hanno fatto! Mio padre cosi severo e geloso, cosi attento e autoritario, cosi sicuro in apparenza. Quando ho lasciato casa per andare a vivere con Raphaelle avevamo 23 anni e nemmeno un lavoro. Abbiamo vissuto per quasi un anno con la borsa di studio per finire la laurea. Lui non mi ha parlato per sei mesi, è andato in Sicilia per chiedere consigli perché non sapeva cosa fare con questa figlia ribelle che non voleva sottostare ai codici di comportamenti che erano gli unici possibili.

Abbiamo ricominciato tutto da capo. Ho dovuto pian piano riavvicinarmi. C’è voluto tempo. Ma poi è stato lui a rispettarci più e meglio di tutti.

Mia madre. Quando le ho detto che volevamo un bimbo, ha detto stizzita “spero che non succederà perché non è giusto”. E il giorno che è nata Lisa ha telefonato ai parenti per dire che era nata la sua decima nipote e che “no, non l’avevo adottato il figlio, l’avevo proprio fatto” orgogliosa come una madre che si ricordava quando era stato difficile e doloroso partorirne cinque.

Quando è morta la mamma della mia compagna, proprio prima che lei ci lasciasse, mia madre era al suo capezzale e le ha detto di non preoccuparsi per la figlia, che era anche sua figlia ormai ed era parte di noi.

E l’anno scorso quando è nato Andrea, partorito da Raphaelle, ha mostrato che quello che diceva era vero, è andata in giro a dire a tutti che le era nato l’undicesimo nipote.

E adesso loro sono felici di questo matrimonio, finalmente. Sono felici di potere investire in amore per Andrea che presto sarà mio figlio per la legge e per sempre e sarà loro nipote anche per la legge e per sempre.

Sono arrivati i vestiti della cerimonia. Li ho messi tutti i 4 sul tavolo del pranzo e li guardo e mi commuovo. Fa un bell’effetto.

E Lisa impara a suonare da ieri la marcia nuziale.

E sono grata alla Francia perché li ci sposeremo, sono grata alla Spagna e al Belgio, perché li abbiamo concepiti i nostri figli e sono grata all’America che ci ha restituito dignità.

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