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Manichini “disabili” ci ricordano che bello non vuol dire “perfetto”

Traduzione di Elena Gallina

L’articolo originale è in Huffington Post

Non è una novitĂ  che i liscissimi corpi di plastica che guardano fisso fuori dalle vetrine non siano repliche fedeli della gente che restituisce il loro sguardo. Ma non c’è nessuna ragione per cui non debbano esserlo.

Pro Infirmis, un’organizzazione per disabili, ha creato una serie di manichini basati su persone reali con disabilitĂ  fisiche, con la collaborazione di persone come Jasmine Rechsteiner, vincitrice di Miss Handicap, con malformazioni spinali, e Erwin Aljukić, attore, affetto da osteogenesi imperfetta. Titolo del progetto: “Because Who Is Perfect? Get Closer” (PerchĂ© chi è perfetto? Vieni piĂą vicino).

Lo splendido procedimento è documentato in un video, in cui è racchiusa la gioia dei modelli nel vedere le loro figure uniche riprodotte per la prima volta.

Ma l’aspetto migliore di tutto questo è che i manichini sono stati davvero esposti in vetrina, a popolare le facciate dei negozi su Bahnhofstrasse, la via principale di Zurigo, in onore della Giornata Internazionale delle Persone con DisabilitĂ  (3 dicembre).

“Vederli lì davvero è scioccante”, ha dichiarato uno dei partecipanti al video. Ed è esattamente questo il punto. Diffondere la consapevolezza sulle disabilitĂ , soprattutto nella moda, è un discorso giĂ  iniziato da gruppi quali Models of Diversity, il cui scopo è quello di portare sulle passerelle e nei media modelli di tutte le forme, taglie e colori.

Testimoni come Kelly Knox, vincitrice del concorso “Britain’s Missing Top Model” della BBC, e Angela Rockwood, tornata alla sua carriera di modella grazie a una campagna di Nordstrom dopo essere diventata quadriplegica, hanno fatto sentire la loro voce.

Alcuni negozi hanno fatto sforzi combinati per includere le diversitĂ  fisiche, comprese quelle della disabilitĂ , nelle loro campagne pubblicitarie. Nordstrom lo sta facendo fin dal 1991, mentre Debenhams, il grande magazzino britannico, è balzato agli onori della cronaca quest’anno per un catalogo Primavera 2013in cui compariva una modella amputata.

La strada è ancora in salita per rendere i manichini nelle nostre vetrine uguali ai clienti che passano in strada. Ma “Because Who Is Perfect? Get Closer” e i negozi svizzeri che hanno partecipato all’iniziativa dimostrano che si può fare.

 

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