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Giornate storiche alle Nazioni Unite per i diritti umani delle persone intersex

  • Per la prima volta alle Nazioni Unite l’Alto Commissario per i Diritti Umani, Zeid Ra’ad Al Hussein, parla della violazione dei diritti umani delle persone intersex nel suo discorso di apertura all’assemblea generale.
  • L’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite è intervenuto anche all’apertura dei lavori del gruppo di 7 esperti e attivisti intersex provenienti da ogni continente e riunitosi a Ginevra. 
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Daniela Truffer, Morgan Carpenter, Julius Kaggwa, Mauro Cabral, High Commissioner Zeid Ra’ad Al Hussein, Hiker Chiu, Kimberly Zieselman e Dan Ghattas al meeting intersex a Ginevra (Photo: UN OHCHR).

Per la prima volta alle Nazioni Unite l’Alto Commissario per i Diritti Umani, Zeid Ra’ad Al Hussein, parla della violazione dei diritti umani delle persone intersex nel suo discorso di apertura dei lavori della Commissione per i Diritti Umani.

Questo il passaggio: 

Troppo pochi di noi sono consapevoli delle violazioni dei diritti umani subiti da milioni di persone intersex. Poiché i loro corpi non corrispondono alle tipiche definizioni di maschio e femmina, bimbi e adulti intersex vengono spesso sottoposti a sterilizzazione forzata e ad altri interventi non necessari e irreversibili, e soffrono di discriminazioni nelle scuole, nei luoghi di lavoro e in altri contesti. Abbiamo in programma un incontro di esperti per identificare le tappe che gli Stati e altri organismi possono seguire per mettere fine a questi abusi

UN_High_Commissioner_Human_Rights

Seguono due giorni di incontri interamente dedicati ai diritti umani delle persone con tratti intersex (16-17 Settembre 2015).

L’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite è intervenuto anche all’apertura dei lavori del gruppo di 7 esperti e attivisti intersex provenienti da ogni continente e riunitosi a Ginevra: Mauro Cabral (Justicia Intersex/GATE, Argentina), Morgan Carpenter (OII-Australia), Hiker Chiu (OII-Chinese, Taiwan), Dan Ghattas (OII-Europe, Germany), Julius Kaggwa (SIPD, Uganda), Daniela Truffer (Zwischengeschlecht, Switzerland), Kimberly Zieselman (AIC, US).  

Intersexioni ha tradotto una parte del suo intervento:

<Tutti gli esseri umani nascono eguali per dignità e diritti. Questi fondanti, basilari principi di universalità ed eguaglianza implicano che tutti, senza eccezione alcuna, e indipendentemente dalle proprie caratteristiche sessuali, abbiamo diritto alla stessa tutela dei diritti umani secondo le convenzioni internazionali.

Sfortunatamente, il mito che tutti gli esseri umani appartengano ad uno di due distinti e separati sessi è profondamente radicato e contribuisce allo stigma, e persino tabù, connesso all’essere intersex.

Questo è legato alle gravissime violazioni dei diritti umani, per le quali siete qui oggi a discutere, che includono interventi chirurgici non necessari e altri trattamenti invasivi su neonati e bambini intersex; infanticidi di bambini intersex; forme di discriminazione diffuse e che si protraggono per tutto l’arco della vita, in materia di educazione, lavoro, salute, sport, accesso ai servizi pubblici, certificati di nascita e ottenimento di documenti d’identità>.

UN_meeting_intersex

 

A questo si è aggiunta un’altra iniziativa il 18 Settembre, un seminario supportato da ILGA World e COC Netherlands per discutere della violazione dei diritti umani delle persone intersex in 5 continenti, relatori: Hiker Chiu (Oii-Chinese, Taiwan), Dan Ghattas (OII Europe, Germany), Julius Kaggwa (SIPD, Uganda), Kimberly Zieselman (AIC Executive Director) moderatore Morgan Carpenter (OII Australia, e ILGA Alternate Intersex Secretariat, Australia). Per ulteriori informazioni potete leggere qui.

Morgan_Kimberly_Dan_Hiker_Julius_2015

Queste sono state dunque giornate storiche, fondamentali per l’avanzamento dei diritti delle persone con tratti intersex nel mondo e per porre fine alla violazione dei loro diritti umani fondamentali come l’integrità del proprio corpo e l’autonomia decisionale su di esso.

Adesso è il momento che i singoli Stati facciano qualcosa, a partire dalla presa di coscienza che esiste un problema laddove persistono protocolli medici che prevedono chirurgie cosmetiche, ricostruttive e non necessarie per la salute, e trattamenti ormonali non necessari e non consensuali su neonati, bambini, adolescenti e adulti con differenze nello sviluppo sessuale.

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Ti può interessare anche: 

Intersex has arrived, but the hard work lies ahead in Advocates for Informed Choice (AIC), 22 Settembre 2015.

Intersex Rights addressed at the UN Human Rights Council for the first time in the Star Observer, 24 Settembre 2015.

A  step forward for intersex visibility and human rights, in United Nation for Human Rights-Office of the High Commissioner for Human Rights, 25 Settembre 2015.

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